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Puglia, Camilleri in Sicilia, è possibile parla-
re di una scuola?
Credo che ci sia un movimento letterario,
una scuola forse no. Siamo tutti quanti mol-
to diversi. Sicuramente c’è un forte movi-
mento, con una grande territorialità.
Si parla di omicidi. Cosa si prova a raccon-
tare la morte, seppure letteraria?
Il racconto nero parla essenzialmente di un’in-
delebile ferita sociale, dell’omicidio. Descri-
vere un delitto ed i suoi effetti, le sue cause
è tutt’altro che semplice. Si tratta di mettersi
di fronte alla parte oscura della propria ani-
ma. Sono convinto del fatto che sia un giusto
lavoro da svolgere. Credo che così come la
giustizia sia tesa a trovare un colpevole, così
come la cronaca sia tesa a raccontare i fatti,
la letteratura debba analizzare il perché.
ghi che non si conoscono bene. Sono for- Dalla morte passiamo alla vita e alla bellez-
temente connesso con la mia città e la mia za dell’amore. Il suo più grande è per il cal-
scrittura è fortemente basata sulla città. cio Napoli, non è così?
Dunque, qual è l’anima della città descritta Si, sono molto tifoso. Confesso questa mia
da de Giovanni? colpa. Sono profondamente tifoso, voglio
continuare ad esserlo e sarò sempre felice
Napoli, come qualunque altra metropoli, ha di esserlo. Penso che Napoli s’identifichi
moltissime anime. Ogni anima è un punto di molto con la propria squadra, una gran-
vista. Ed il punto di vista è proprio delle per- de città il cui corso è simile a quello della
sone. Credo che Napoli abbia innanzitutto propria squadra, tra grandi vittorie e grandi
una profonda umanità. Con la mia scrittura periodi di Medioevo. Napoli e “il Napoli” si
guardo ad una città disperata ma bellissi- conoscono. Amare Napoli ed amare la sua
ma, miserabile e piena di forze, molte delle squadra sono un’ovvia conseguenza.
quali ignorate, subacquee.
Intanto, procede il lavoro per un’ultima fati-
Con lei a Napoli, Carlotto nel nordest, Pan- ca letteraria
diani a Torino, De Cataldo a Roma, Carrisi in
Sto scrivendo il prossimo romanzo del com-
missario Ricciardi, dal titolo “Serenata sen-
za nome”. È un romanzo ambientato in un
piovoso ottobre del 1932. L’uscita è prevista
per gli inizi di luglio.
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