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musica
FLORIANA CANGIANO
D’amore e di altre cose irreversibili
di Emiliana Avellino
C’è la nostalgia del fado portoghese, in una calda giornata di
sole tra le strade di Lisbona. L’eleganza della chanson francese
in un angolo in bianco e nero di Parigi, a cavallo tra la ne dell’e-
state e i primi giorni d’autunno. La luce della Sicilia al profumo dei
ori di arancio. E poi c’è la sua voce: potente, dolce, forte. Una voce
che sta conquistando spazi sempre più ampi della scena musica-
le nazionale, nalista alla XXV edizione di Musicultura, già Premio
Recanati. Con “D’amore e di altre cose irreversibili” (Agualoca Re-
cords), Flo – Floriana Cangiano – debutta da solista con alle spalle
un bagaglio di esperienze che le hanno lasciato solidi mattoncini
per costruire una nuova strada. Da “C’era una volta…Scugnizzi”
di Claudio Mattone, ai festival internazionali al anco di Daniele
Sepe. “Tutti mi hanno insegnato qualcosa. – spiega – Ho imparato
la disciplina, la serietà nel teatro con Mattone. Dell’esperienza con
Lino Cannavacciuolo porto la capacità di gestire la voce come fos-
se uno strumento. Con Sepe, poi, una rivoluzione. È eclettico, ri-
chiede una conoscenza, un impegno fuori dal comune”. Le tracce
si susseguono veloci, piacevoli, morbide accompagnando l’ascol-
tatore in un viaggio immaginario tra colori e culture diverse, tra la
musica del mondo. Il disco, realizzato anche con il contributo dei
fan che hanno sostenuto il progetto di crowdfunding, sarà pre-
sto distribuito in diversi paesi d’Europa, in Cina e in Giappone. La
produzione artistica è di Ernesto Nobili (chitarre), tra i componenti
della band Edoardo Puccini (chitarra classica, charango) e Michele
Maione (percussioni). Ospiti del cd Antonio Fraioli e Lino Canna-
vacciuolo (violino), Charles Ferris (trombone, icorno), Davide Co-
stagliola (basso elettrico) e i Ringe Ringe Raja.
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