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sionisti che lavorano nel settore dell’illustrazione - tanto parti- 1977, vive e lavora a Milano, e di professione fa l’illustratore.
colare e poco diffuso in Italia - come le case editrici Orecchio Lavora soprattutto in ambito editoriale e pubblicitario con nu-
Acerbo, Nuages, Prìncipi&Princìpi e le gallerie Miomao di Pe- merosi clienti internazionali, tra cui “The NewYorkTimes”, “The
rugia, Tricromia di Roma e la stessa Nuages di Milano. Molto Wall Street Journal”, “Time”, “Esquire”, “Newsweek”, “Natio-
interessante e ricca è stata anche la collaborazione con presti- nal Geographic”, ”Wired”, “GQ”, “Le Monde”, “The Econo-
giose istituzioni napoletane, come l’Istituto Banco di Napoli - mist” e “Financial Times”. Le sue illustrazioni hanno ricevuto
Fondazione, la Fondazione Premio Napoli, presieduta per anni molti riconoscimenti internazionali tra cui tre Gold e tre Silver
da Silvio Perrella, e con gli organizzatori di grandi eventi, quali medals dalla Society of Illustrators NY e la Gold medal dalla So-
il Comicon, il Napoli Jazz Festival e il Napoli Film Festival. Inol- ciety of Pubblication Designers. Il 90 per cento del suo lavoro è
tre, l’associazione cerca di essere un punto di riferimento attivo pubblicato tra Stati Uniti e Inghilterra, ma le sue origini sono in
per gli scrittori e i lettori, attraverso l’organizzazione di presen- un liceo artistico diVenezia, per poi passare dallo Ied di Milano
tazioni di libri e di rassegne letterarie (fino a maggio avrà luogo e arrivare, finalmente, nello spazio senza confini del web, che
“InterViste d’autore”, a cura di Maria Rosaria Vado), che diven- gli ha consentito di raggiungere le più grande testate giornalisti-
tano un momento di incontro e di stimolo a mantenere vivo il che del pianeta, “semplicemente” inviando delle e-mail. La cul-
dibattito culturale. Il compimento di questo lustro ci rende or- tura dell’immagine, e dell’illustrazione in particolare, è di gran
gogliosi del fatto che, anche grazie al nostro lavoro, i più im- lunga superiore alla nostra in paesi come l’Inghilterra e gli Stati
portanti illustratori del mondo, giungano ed espongano a Uniti, ma anche in Francia, dove spesso trovano asilo o lavoro
Napoli. Questa rubrica partirà dunque da piazzetta del Nilo, alcuni dei più interessanti talenti italiani. Steven Heller, che per
sede dell’associazione, nel cuore del centro antico di Napoli, 33 anni è stato l’art director del “NewYorkTimes”, per descrivere
per raccontare, attraverso non solo i nostri eventi, cosa accade il lavoro di Shout, nella prefazione di Mono - Shout (edito dalla
in Italia e nel mondo nel campo dell’illustrazione. In questo casa editrice 27_9 di Franco Cervi) invoca il paradosso: «Il nome
primo articolo vi racconterò di un giovane illustratore italiano, d’arte Shout, grido, è la parola più lontana da quanto ci comu-
pluripremiato nel mondo, che ha deciso di disegnare per Napoli. nica il suo disegno, sempre sommesso nonostante il forte im-
patto grafico. Il suo preciso minimalismo sussurra, non urla. Nel
Alessandro Gottardo, alias Shout, è nato a Pordenone nel
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