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SUSSIDIARIETÀ E WELFARE DI COMUNITÀ AL SUD

ECCO I NUOVI PERCORSI DI COESIONE SOCIALE PER LO SVILUPPO

      di Carlo Borgomeo*                                                  menti che ne caratterizzano l’identità e l'azione. La sua mis-
                                                                          sione è quella di promuovere l’infrastrutturazione sociale del
LLa mia idea di sussidiarietà si basa prevalente-                         Mezzogiorno, ovvero favorire percorsi di coesione sociale per
                        mente sull’esperienza personale, riferita in      lo sviluppo. Lo fa con capitali interamente privati e, soprat-
                        modo particolare al Mezzogiorno. Il tema ci       tutto, ha deciso di promuoverlo “con” il Sud, intravedendo
                        vede culturalmente e complessivamente in ri-      nella società civile e nel capitale sociale le condizioni e le
                        tardo, come dimostrano una serie di pregiudizi.   leve di uno sviluppo concreto e sostenibile. Accanto ai pro-
     Ad esempio, vi è l’idea molto diffusa che in materia di politi-      getti e ai programmi di volontariato la Fondazione ha intro-
     che sociali, nelle situazioni in cui lo Stato non riesce a dare      dotto un altro strumento, assolutamente nuovo per il
     l’apporto dovuto, deve intervenire il Terzo Settore. È come se       Mezzogiorno, le “fondazioni di comunità”, supportando un
     ci trovassimo in uno schema gerarchico prestabilito. Un altro        modello di welfare comunitario e sostenibile al Sud. La fon-
     esempio rimanda all’espressione altrettanto diffusa “meno            dazione di comunità è un ente non profit privato che si basa
     Stato più società”. Non è così nella realtà. Sappiamo che esi-       sull’aggregazione e la collaborazione di diversi soggetti
     ste una relazione diretta e non inversa tra quanto spende lo         “espressione” della realtà locale, in grado di attrarre risorse,
     Stato per la società e il volontariato. In una ipotetica mappa       valorizzarle attraverso una oculata gestione patrimoniale e in-
     geopolitica del welfare state europeo, il Nord Europa si carat-      vestirle localmente in progetti di carattere sociale. Assenti fino
     terizza per uno Stato maggiormente presente nelle politiche di
     welfare, accompagnato da un mondo del volontariato forte.            FABBISOGNO SOCIALE
     Nel Centro Europa la presenza dello Stato diminuisce di pari         L’UNICA PROSPETTIVA DI SVILUPPO CREDIBILE
     passo con la presenza del volontariato, mentre nel Sud Eu-
     ropa il fenomeno si acuisce con una presenza ancora minore           PRENDE SPUNTO DALLA COESIONE SOCIALE
     dello Stato e del volontariato.
        In questo periodo di grave scarsità di risorse siamo in pre-      a qualche anno fa dal panorama meridionale, le prime tre fon-
     senza di una fase di aut aut nel mondo del Terzo Settore. La         dazioni di comunità del Mezzogiorno sono nate tra il 2009 e
     soluzione è tentare di rideclinare i rapporti tra pubblico e pri-    il 2010 a Napoli, Salerno e Messina. Pochi giorni fa abbiamo
     vato nell’ambito del welfare state introducendo il concetto di       pubblicato sul sito della Fondazione il Regolamento per co-
     “innovazione”, sia nel mondo del Terzo Settore che nella Pub-        stituire nuove fondazioni di comunità nelle regioni meridio-
     blica Amministrazione. C’è una scarsa propensione a speri-           nali e nelle prossime settimane pianificheremo un calendario
     mentare modelli di intervento nuovi, con una separazione tra         di incontri sul territorio proprio per illustrare le grandi poten-
     interventi per la formazione e interventi sul sociale. Il rischio    zialità di questo strumento e ascoltare le proposte che pro-
     è che l’inerzia blocchi l’innovazione. Sarebbe opportuno, al-        vengono dalle comunità locali.
     lora, studiare e valutare gli sforzi innovativi messi in campo.
     Un atteggiamento culturale che tutti dovrebbero recuperare.            Nel nostro lavoro assistiamo a uno squilibrio patologico tra
        La “Fondazione CON IL SUD” cerca di affrontare con al-            domanda e offerta. La Fondazione ha una capacità erogativa
     cune punte di innovazione il tema del welfare. È una fonda-          relativamente piccola se messa in rapporto al territorio di ri-
     zione giovane, nata solo cinque anni fa, ma il modo stesso in        ferimento (oltre 19 milioni di abitanti), e la domanda è in co-
     cui è stata costituita e soprattutto la missione che le è stata af-  stante aumento. Il tema centrale è, dunque, la crescita del
     fidata le permettono di affrontare il tema del welfare al Sud in     fabbisogno sociale. Per questo occorre puntare su una grande
     modo nuovo e sperimentale. La Fondazione è stata costituita          spinta innovativa. È un ragionamento che presuppone un di-
     dall’alleanza tra due realtà molto diverse tra loro, le fonda-       verso modo di approcciarsi allo sviluppo in generale. Negli
     zioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del vo-     ultimi anni la riflessione sul Mezzogiorno, molto marginale
     lontariato. L'esperienza di una moderna filantropia propria          rispetto al dibattito politico e istituzionale, è apparsa partico-
     delle prime e il radicamento territoriale delle organizzazioni
     del volontariato e della cooperazione sociale, sono gli ele-

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