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Martinotto e di cui esistono anche bottiglie della Soprintendenza e del Comune, problemi
d’ annata. burocratici e politici hanno lasciato la situazione
A cosa è legata la scelta del nome Grotta del ancora insoluta.
Sole?
In famiglia ci siamo fatti “influenzare” da una La Campania è agli ultimi posti per
leggenda secondo la quale Zeus conservava in l’ imprenditoria femminile, secondo lei cosa
questa zona, in una grotta, alcuni otri con dei bisognerebbe fare per migliorare questo
tesori (per noi era vino) di cui era molto geloso aspetto?
ed avendo la necessità di farlo presidiare pensò Molto è stato fatto, ma bisognerebbe sviluppare
di metterci a guardia il sole che a sua volta mai i servizi, soprattutto qui in Campania e nel Sud
sarebbe potuto entrarci. in genere. Una donna oggi se vuole impegnarsi
In effetti nel 2006, nell’ area dove sorge completamente nel lavoro ha bisogno di un
l’ azienda, è stata fatta un’ importante scoperta supporto che spesso le viene dalla famiglia e non
archeologica. dal sociale come dovrebbe essere. Nel Sud, poi
Si, abbiamo avuto la fortuna di avere, a pochi è tutto più difficile proprio come contesto. Del
metri da noi, questo scavo importantissimo che resto la donna ha ruoli diversi, innanzitutto la
la Soprintendenza ha individuato come Villa del maternità, poi spesso si occupa dei genitori. Per
Torchio. Questa è la prima villa rustica ritrovata, aiutare l’ imprenditoria femminile occorrerebbe
oltre Pompei, dove sicuramente si faceva vino. dare la possibilità alla donna di “liberarsi” di questi
Questo si evince da due vasche di decantazione impegni che possono impedirle l’ avvicinamento
e tre torchi e quindi nulla ci vieta di pensare che al mondo del lavoro o quanto meno renderlo
il vigneto, che noi abbiamo reimpiantato negli pesantissimo.
anni ’ 90, esistesse già in epoca romana. Per ora Le leggi che sono state fatte sono valide, ma non
però, pur essendoci la massima disponibilità sono complete perchè se la donna non riesce ad
avere sostegno non può raggiungere quella parità
24 MARZO/APRILE 2013 che il diritto le riconosce.
“La passione per
il vino e per il
territorio ha portato
la nostra famiglia
alla riscoperta di
vitigni autoctoni
che non erano mai
stati proposti in
modo adeguato
sul mercato. Dopo
pochi anni, sono
stati valorizzati con
il riconoscimento
del marchio DOC.