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PORTA VENTOSA (VIA MEZZOCANNONE) MARZO/APRILE 2013 97
Chiamata così perché posta sul lato del mare ed esposta ai venti,
questa porta antica era in Via Mezzocannone, oggi centro della
vita universitaria napoletana. Lo stradone, ampliato e bonificato
nel Risanamento, è un tripudio di librerie, tipografie, bar e localini
in una cornice di edifici storici e musei tutti da visitare.
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PORTA CUMANA (PIAZZA SAN DOMENICO)
Sita all’opposto della Porta Furcellensis, sul decumano inferiore,
insisteva dove oggi sorge la Guglia di Piazza San Domenico
Maggiore. Oltre l’obelisco seicentesco, la piazza offre la vista
della chiesa di San Domenico Maggiore e dei palazzi nobiliari
che la circondano, nonché l’invitante presenza della pasticceria
8Scaturchio. La sera lo slargo si popola di vita e diviene punto
d’incontro per molte comitive.
PORTA DI SAN GENNARO
La più antica porta di Napoli esistente, risalente al X secolo d.C. Dopo
varie ricollocazioni, nel 1537 furono eliminate le due torri laterali e
fu inglobata nell’attuale complesso edilizio presso Via Foria. Nel
’600, come ex voto per l’epidemia di peste, fu dotata di un’edicola con
affreschi sacri opera di Mattia Preti. Sul lato che guardava al cimitero
della Sanità, la statua di San Gennaro osservava con sguardo pietoso
9le miserie terrene dei deboli e dei malati.
CRYPTA NEAPOLITANA - LA PORTA DEL MISTERO
A questa grotta, scavata nel tufo e lunga centinaia di metri,
si devono i nomi dei quartieri di Fuorigrotta e Piedigrotta.
L’accesso è nel parco Vergiliano, dove sono le tombe di Virgilio
e Leopardi. Secondo la leggenda sarebbe stato proprio il poeta
latino a realizzare questo portale nella roccia, usando potenti arti
magiche. In realtà fu fatto scavare da Agrippa per scopi militari,
10ma il ritrovamento di un bassorilievo raffigurante il dio Mithra
indica che era luogo di culto e mistero fin dall’antichità.
PORTA CARBONARA - LA PORTA DEI CONQUISTATORI
Sorta alla fine del Decumano Maggiore, la struttura fu poi
spostata da Costantino presso la Chiesa di Santa Sofia in Via
Carbonara, da cui il nome. Da qui passarono, a distanza di secoli, i
due conquistatori Belisario e Alfonso V d’Aragona. La porta fu poi
abbattuta nel ’500 dal viceré Don Pedro de Toledo.
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LE PORTE DEL REAL BOSCO DI CAPODIMONTE
La Reggia, con i giardini e il Bosco di caccia, furono edificati sotto
Carlo di Borbone nella metà del ’700. Tra le porte che si aprono
attorno al sito reale, Porta Grande, la più imponente, introduce nel
promontorio che circonda il Palazzo Reale, attuale Museo e Gallerie
Nazionali di Capodimonte. Un’altra è Porta Piccola, sul lato opposto,
che dà accesso alle aree a verde e alle Scuderie. All’interno la Porta
12di Mezzo, un tempo unico accesso, affaccia su quella parte del parco
che ha conservato il tracciato settecentesco.