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Sembra quasi di respirare l’atmosfera di         aiutare ad entrare in contatto con gli altri,
quelle stanze che erano vere e proprie fucine    e questo è utile per indagare a 360°. Io so
di notizie: i telefoni che squillano, i caffè    di fare un buon servizio se mi adopero per
sulle scrivanie, l’incessante ticchettio delle   un’informazione completa. Il nostro Tg, nelle
macchine da scrivere…                            sue diverse edizioni, raggiunge i 600mila
Intorno alla metà degli anni ’80, arrivammo a    spettatori al giorno. Mette giustamente in
stampare ben due edizioni quotidiane. Ricordo    primo piano i problemi, ma poi dà spazio
che per promuovere il giornale, che sarebbe      anche alle energie positive del territorio, alle
uscito alle 15, furono realizzati dei manifesti  eccellenze che emergono in tanti settori,
che tappezzarono la città. C’era scritto         dai grandi artigiani all’imprenditoria, dalla
“Ultimissime” sopra la foto di un giovane e      magistratura ai diversi campi scientifici
sconosciuto redattore immerso nel lavoro: ero    e culturali. Per non parlare dell’immenso
io. Quasi un involontario preannuncio del mio    patrimonio paesaggistico e storico che ci
futuro in video.                                 circonda.

Quando è cominciata la sua avventura nel         A proposito di patrimoni, lei ha scritto il
mondo della Tv?
Sono partito con Canale 8 ed è lì che ho
assimilato le basi del mestiere, che ha
ovviamente caratteristiche molto diverse dalla
carta stampata.

Quali sono le principali differenze?
Il giornalista televisivo deve avere più che
mai il dono della sintesi, condensando in un
minuto (e in modo chiaro) gli elementi più
significativi di una notizia. E poi, costruendo
un telegiornale, ci si rende conto della mole
di lavoro che c’è dietro la telecamera, ciò che
gli spettatori non vedranno mai. Un esempio?
In occasione della drammatica vicenda del
bus precipitato in Irpinia, tanti giornalisti,
operatori e tecnici del Tgr sono stati inviati
sul posto per coprire la notizia con dirette e
interviste. Professionisti che spesso hanno
dormito in condizioni di fortuna per assicurare
una presenza costante.

Essere un giornalista affermato, un
personaggio noto del teleschermo,
rappresenta un aiuto o un ostacolo quando
si tenta di aprire un canale di comunicazione
con quelle realtà marginali che raramente
conquistano gli onori della cronaca?
Direi che una certa notorietà può senz’altro

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