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sede di Palazzo San Teodoro. Il nostro è    “La giacca napoletana
un lavoro fatto da operai specializzati,
sarebbe difficilissimo trovare una             adattata ad altri stili
manodopera altrettanto qualifcata e         è sempre il modello più
quindi rivolgersi altrove per preparare     richiesto anche perchè
gli abiti.
Ad oggi non abbiamo mai preparato una                         comoda
collezione, in quanto realizziamo abiti
su misura, ma nei nostri progetti futuri
c’è anche quello di preparare presto una
vera e propria collezione.

Quali i prossimi impegni ed obiettivi?
Presto andremo a Tokyo dove ci
aspettano vecchi e nuovi clienti per
ordinare dei nuovi abiti. Nella città
giapponese siamo operativi già da dieci
anni, abbiamo ricevuto sempre tanta
stima e riscosso un buon successo.
Ci andiamo almeno due volte ogni
anno anche perchè in Giappone siamo
presenti in alcuni negozi.

Quali sono le preferenze dei vostri
clienti e quale tipo di abito è quello più
richiesto?
La giacca napoletana adattata ad
altri stili è sempre il modello più
richiesto anche perchè comoda. Molto
dipende però dai gusti diversi del
cliente influenzato dal suo paese di
appartenenza, in quanto il modello
dipende anche dal fisico del cliente.
Sicuramente posso affermare che i
giapponesi amano i tessuti vintage,
i mohair, le flanelle mentre in Cina
preferiscono i pregiati, abiti lucidi e
pettinati. Anche i russi prediligono abiti
pregiati in special modo in cashmere.
In Italia non c’è la predominanza di un
tessuto su di un altro, mentre i colori
che vanno per la maggiore sono i classici
blu e grigio. Posso, però, affermare che,
anche se non sono molti, non mancano
i clienti estrosi, ricordo ad esempio
di un uomo che si fece realizzare un
gilet giallo abbinato ad un pantalone a
quadretti di vari colori.

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