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Dodici parchi di Napoli e dintorni: il verde manto della città  7Parco Urbano dei Camaldoli

                                                                Istituito parco pubblico nel 1980, ma completato ed aperto
                                                                al pubblico solo nel ’96, questo vasto manto boschivo ricopre
                                                                la storica collina dei Camaldoli, il più alto “tetto di Napoli”,
                                                                degradando con ampie aperture verso il Golfo. La struttura del
                                                                Parco mostra le due facce complementari del sapiente intervento
                                                                di valorizzazione che ha salvato quest’area dall’abusivismo: la
                                                                parte nord, selvaggia e naturalistica, sulla quale si estende un
                                                                folto bosco di castagni, e quella meridionale, caratterizzata da
                                                                una maggior presenza architettonica, con un magnifico belvedere
                                                                e scorci panoramici. E se non bastassero ad entusiasmare i
                                                                suggestivi sentieri dalla fitta vegetazione e i panorami mozzafiato,
                                                                basterà l’eremo cinquecentesco fondato dai Camaldolesi – oggi
                                                                gestito dalle ospitali suore Brigidine – con i suoi orti e giardini e
                                                                una chiesa barocca impreziosita dall’arte di Luca Giordano. Non è
                                                                tutto, perché i boschi dei Camaldoli si riempiono anche di musica,
                                                                ospitando nel grande anfiteatro numerosi eventi e spettacoli da
                                                                godersi al chiaro di luna immersi nella natura.

                                                                8Parco sommerso di Baia

                                                                Gli oltre 150 ettari tra la testata del molo di limite meridionale
                                                                del porto di Baia e quella del Lido Augusto a Pozzuoli, suddivisi
                                                                in tre vaste zone protette, sono lo scenario di un parco
                                                                alquanto speciale, dove archeologia, flora e fauna coesistono
                                                                sotto il livello del mare in un tesoro di meraviglie sommerse,
                                                                non a torto definibile “l’Atlantide romana”. Questo fondale è lo
                                                                scrigno che custodisce i resti dell’antica Baia, frequentata sin
                                                                dall’epoca repubblicana dagli uomini più potenti dell’impero
                                                                romano. Immergersi nelle acque del parco con l’ausilio dei
                                                                percorsi guidati significa, dunque, percorrere a ritroso secoli
                                                                di storia tra mosaici, sculture, strade, colonne e resti di
                                                                affreschi mozzafiato; ma anche restare estasiati dalla bellezza
                                                                di un ecosistema sommerso ricco e pregiato che vanta, tra
                                                                l’altro, una grande comunità di fanerogame marine, meglio
                                                                note come Posidonia Oceanica.

                                                                9Villa Rosbery

                                                                L’amenità di Capo Posillipo è la giusta cornice per questo
                                                                candido confetto del neoclassicismo napoletano dei primi anni
                                                                dell’Ottocento. Arricchita di un parco alla metà del secolo, la villa
                                                                porta il nome di Lord Rosbery, statista britannico che la acquistò
                                                                nel 1897 e la elesse a oasi personale. Troppo bella e dispendiosa per
                                                                restare a lungo in mano ad un privato e alla cerchia ristretta dei suoi
                                                                fortunati ospiti, Villa Rosbery fu ceduta al governo inglese nel 1909,
                                                                che ne fece sede di rappresentanza per i suoi ambasciatori. Donata
                                                                all’Italianeglianni ’30,divenneresidenzarealeperilperiodoestivoe,
                                                                dopo una parentesi postbellica durata fino al 1957, uno degli edifici
                                                                ufficiali in dotazione al Presidente della Repubblica Italiana. Oggi
                                                                la villa è aperta al pubblico solo in alcuni periodi dell’anno, ma val la
                                                                pena di attendere per poter visitare i sontuosi interni e i sette ettari
                                                                del parco, che degradano dolcemente verso il mare con panoramici
                                                                affacci ed articolati giardini frutto di successive stratificazioni.

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