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PERSONE
Davide Civitiello e Antonio Viola
Magno, pizze da campione del mondo
I primi 3 classificati del Torneo Caputo: di Carmen Posillipo
da sinistra il vincitore del titolo di
“Pizzaiuolo più bravo del mondo”, Attenti a quei due: Davide Civitiello e Antonio Viola. Il primo
Davide Civitiello, il bresciano Giuseppe Toriello
e la giapponese Chia Umezawa ha riportato a Napoli dopo otto anni il titolo di "Pizzaiuolo più
bravo del mondo" assegnato dal prestigioso Trofeo Caputo,
Antonio Viola con la dj Anfisa Letyago superando 500 partecipanti provenienti da 47 Paesi di tutto il
mondo. Il secondo è il direttore del ristorante-pizzeria Magno,
aperto sul suggestivo lungomare di via Partenope a Napoli,
dove Civitiello "opera".
Ventinove anni, Civitiello ama la pizza praticamente da sempre.
"Già a nove anni quando uscivo da scuola correvo nella pizzeria
Gennaro del papà di un mio amico a via Capuana. I miei primi
maestri sono stati Enzo Costa, Salvatore De Masi e altri grandi
artigiani della pizza. Ho lavorato due anni a New York, poi a
Tokyo e ancora a Copenaghen, insegnando agli altri come fare
una vera pizza napoletana. Assieme allo chef che fu il cuoco
personale di Gianni Versace, Donato De Santis, ho girato
recentemente per la tv americana Fox Latina, un programma di
cucina. Il mio sogno – confida – è aprire una pizzeria tutta mia,
a Napoli, New York o a Madrid, insomma ovunque me ne si dia
la possibilità". Civitiello ha curato la fase di start-up di Magno
sul versante acqua e farina, fino ad arrivare a preparare una
pizza che è stata definita dal critico Luciano Pignataro: "Una
margherita perfetta, sottile, elastica, in perfetto equilibrio",
garantita anche dalla certificazione dell'Associazione
"Vera Pizza Napoletana".
"Magno è una pizzeria stellata – spiega Viola, numero uno
della holding Ristorazione Italiana cui fa capo Magno – ma il
nostro format non si basa solo sulla pizza. Tutte le nostre
materie prime sono genuine, selezionate e controllate, il meglio
che la Campania possa regalare dai pomodori, agli, oli,
pescato, con zuppe e sapori di terra cucinati come un tempo,
con rivisitazioni che non stonano. Prodotti e metodi di prepara-
zione delle pietanze hanno certificazioni dop, igp, docg, doc e
igt, e siamo inoltre certificati dall’Associazione Italiana Celia-
chia, da noi è possibile mangiare una ottima pizza per celiaci".
L’attenzione ai prodotti è confermata anche dalla collaborazio-
ne con marchi come Feudi di San Gregorio, Pasta Leonessa,
Farine Caputo: eccellenze del territorio campano.
Nel menù sono previsti alimenti biologici e prodotti derivanti
dal commercio equo e solidale. Con un fatturato di 2 milioni di
euro, 30 dipendenti in organico e 300 posti a sedere, con spazi
all’aperto su un panorama mozzafiato, l’obiettivo di Magno è
esportare nel mondo la tradizione e la genuinità della cucina
italiana valorizzando e promuovendo le diverse specialità
regionali. Non a caso è già pronto un piano di espansione in
altre città italiane e straniere.
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