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ATTUALITÀ
Grazie al fondo riflettente, tutti coloro che si
troveranno realmente a passarci davanti, entreranno
"lasmeninasmente" nell’immagine, diventando così
anch’essi volontari o involontari protagonisti del
capolavoro di Pistoletto.
Un simile gioiello dovrebbe essere elemento trainante
per la tanto attesa rinascita della piazza, che da oltre
quarant’anni versa in una terribile condizione di
degrado. Fin dal 1993, anno in cui entrò in esercizio
il primo tratto della metropolitana collinare,
l’apertura di ogni nuova stazione ha infatti quasi
sempre significato la riqualificazione delle aree
circostanti. Tuttavia, vista la situazione in cui si trova
oggi questa parte della città, il compito sembra
quanto mai arduo. La presenza di molteplici e lucrose
attività criminali – dalla prostituzione alla vendita
abusiva di ogni tipo di oggetto e sostanza, dai
borseggi fino ai "croupier" del gioco delle "tre
carte" – si è radicata a tal punto sul territorio che
non sarà per niente facile bonificarla. C’è da dire che,
come spesso succede, il degrado di un luogo dipende
anche dalle scelte architettoniche che lo definiscono.
A questo proposito, lo sciagurato progetto di Pier
Luigi Nervi del 1954 aveva creato un ampio spazio di
fatto non utilizzato e non utilizzabile, che negli anni
è diventato facile preda delle attività criminali. Per
tale ragione l’architetto e urbanista francese Domini-
que Perrault, che si è occupato di dare un nuovo
volto a Piazza Garibaldi, si è concentrato proprio su
questo problema: riempire questo enorme vuoto.
Secondo il progetto, ancora in fase di realizzazione,
la piazza avrà da un lato una serie di ampi giardini e
un capiente parcheggio sotterraneo e dall’altro una
galleria commerciale ipogea lunga quasi 300 metri.
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