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CINEMA

Avitabile, Demme, Azzolini alla conferenza stampa della Mostra del Cinema di Venezia

Davide Azzolini

Così ho messo insieme Jonathan Demme ed Enzo Avitabile

T di Eleonora Tedesco
esti che sono poesie e sentimenti che diventano ritmo: l’universo e il sound di Enzo Avitabile sono i protagonisti del
documentario "Enzo Avitabile Music Life". Un racconto firmato da un regista d'eccezione: il premio Oscar Jonathan
Demme, autore del "Silenzio degli innocenti". "Per il pubblico medio americano vedere Enzo è come trovarsi davanti a
un marziano che li stupisce ed emoziona", a raccontare il documentario è chi ne ha lanciato per primo lo spunto, Davide
Azzolini, direttore del Napoli Film Festival, che ricorda come da una sua idea buttata lì, quasi per gioco, sia nato un
progetto che sta coinvolgendo il pubblico di tutto il mondo e che ha debuttato con dieci minuti di applausi al Festival di
Venezia.

Come nasce l’idea di "Enzo Avitabile Music Life"? successo, come "Il Silenzio degli innocenti"e "Phila-
Avevo invitato Demme al Napoli Film Festival come ospite delphia", infatti, Demme è anche un acclamato docu-
nel 2011. In quell’occasione lui mi disse: "Vengo con mentarista e ha già lavorato con numeri uno della musica
piacere, ma, una volta a Napoli, devi farmi conoscere come Bruce Springsteen, i Talking Heads e Neil Young.
Enzo Avitabile". Rimasi stupito perché non immaginavo
che fosse conosciuto fin oltreoceano. Demme insistette: Come si è concretizzato l’incontro tra i due?
"È un grande, un maestro della world music". Si sono incontrati a Napoli, durante il Film Festival, a una
festa per Demme. Avitabile gli aveva portato i suoi dischi,
In che modo il regista ha scoperto Avitabile? lui li aveva già tutti e li ha presi per regalarli agli amici.
Mi raccontò che mentre era in macchina gli capitò di Durante l’incontro erano entrambi emozionati. Io facevo
ascoltare una trasmissione radiofonica dedicata al new da interprete. Siamo rimasti tutta la serata a parlare, poi,
sound of Naples. Partì un pezzo di Enzo Avitabile e ne quando è arrivato il momento dei saluti l’ho buttata così:
rimase folgorato. In fretta appuntò il nome su un pezzo "Scusate, ma perché non facciamo un documentario
di carta e, tornato a casa, iniziò a fare ricerche su musicale?". Così, dopo qualche settimana, ho chiamato
internet e ordinare dischi. Oltre a essere regista di film di Demme che mi ha dato il suo okay.

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