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MEDICINA
Emicrania e obesità
Relazioni pericolose
a cura del dott. Pasquale Cozzolino
Il mal di testa è uno dei disturbi organici più frequenti e
fastidiosi, ma quando si associa al sovrappeso o all’obesità la
situazione è difficilmente gestibile. Che esistesse un legame
tra obesità e mal di testa era già noto, ma recenti studi
italiani e americani testimoniano un nesso biochimico tra le
due entità nosologiche, una stretta associazione biunivoca
per cui l’una favorisce l’altra. La neurologa americana,
Barbara Lee Peterlin, della Johns Hopkins University School
of Medicine di Baltimora, spiega: "Studi precedenti
sull’argomento avevano rilevato un legame statisticamente
significativo fra le persone con emicrania episodica e la
presenza di un Bmi elevato; il rischio aumenta in modo
significativo non solo nei soggetti con Bmi elevato, ma
anche fra chi ha meno di 50 anni, nelle donne e nei soggetti
di pelle bianca". Lo studio condotto dal Prof. Pinessi del
Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino, stima
che il 20-30% degli emicranici, dunque circa 3-5 milioni,
siano obesi o in soprappeso, e tra questi vi sono anche
coloro che hanno registrato un incremento del peso dovuto
ai farmaci utilizzati nella profilassi dell’emicrania, come i
beta-bloccanti (propranololo) e i calcio-antagonisti
(flunarizina). Lo stesso ha dimostrato che nei pazienti
emicranici è presente un’alterazione del metabolismo del
glucosio, legata a un’insulinoresistenza, e cioè una diminuita
attività insulinica. I pazienti emicranici mostrano un’alterata
capacità di risposta all’insulina: si può quindi affermare che
l’emicrania si caratterizza per uno stato di insulinoresistenza
sotto molti aspetti assimilabile al diabete in fase preclinica.
Il paziente emicranico che segue uno stile di vita sano, una
dieta adeguata e pratica una regolare e moderata attività
fisica, può ridurre in maniera significativa sia il grado di
insulinoresistenza, migliorando tutti i parametri metabolici,
sia l’eccesso di peso, riducendo anche l’intensità e la gravità
degli attacchi di cefalea.
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