Page 75 - magazine_luglio
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il lettore più malizioso avrà di certo immagina- nella sua abitazione. Quelle pagine, riguardanti
to. La Contessa collezionò, pare, quaranta- re, politici, papi e banchieri avrebbero provato
tre amanti solo nell’alta società, tra cui, oltre a l’importanza che la mediatrice Oldoini ebbe, per
Napoleone III, Vittorio Emanuele II, Costantino qualche anno, nella politica dell’epoca. Comun-
Nigra, Gerolamo Bonaparte, il principe Ponia- que – caso volle – Napoleone III, dopo averla
towski, il duca d’Aumale, il duca de Morny, il conosciuta, decise di aiutare i piemontesi, sfi-
barone Rothschild e Ambrogio Doria. Si rac- dando i fin troppo risaputi sentimenti anti-italiani
conta che nei suoi diari annotasse le preferenze della moglie. Ma Eugenia de Montjio, gelosa e
sessuali di ognuno, giudicando, con parole irri- arrabbiata per quell’aria stanca e rimbambita
verenti, le loro prestazioni. Questa pruriginosa che il marito aveva ogniqualvolta tornava dalla
diceria può darsi sia vera visto che, all’indoma- casa della Contessa, organizzò e fece sventare
ni del suo funerale, la polizia d’oltralpe e Carlo un attentato all’imperatore con l’obiettivo, riu-
Sforza si affrettarono a distruggere tutte le let- scito, di allontanare per sempre quella disinibita
tere e i documenti compromettenti conservati e troppo potente concubina.
© Daniela De Martino
Via Toledo, la passeggiata dei napoletani in ogni epoca
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