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«Poi, ho frequentato l’Accademia di Belle arti, prima di abili-   aprire un negozio di elettrodomestici che nel giro di pochi
tarmi all’insegnamento. Ma la matematica senza applicazione       anni divenne una catena commerciale, la “Cosenza Grandi
non mi entusiasmava e nel 1964 ho accettato di collaborare        Magazzini” tra Pozzuoli e Napoli. Ciononostante non ero an-
con l’impresa che stava realizzando lo Stabilimento Olivetti di   cora soddisfatto. In cuor mio, volevo e potevo dare di più.
Pozzuoli interessandomi della realizzazione della centrale ter-
moelettrica e del grande cavedio dei servizi sotterraneo.           Per questo si è concentrato su “Sabesa spa”?
Adriano Olivetti era morto da quattro anni e il colosso pie-        Sabesa, acronimo di “Società Appalti Bonifica Edilizia
montese, la cui scuola di management era leader mondiale, si      Strade Aeroporti”, è stata fondata nel 1967 dai dirigenti della
preparava ad accogliere l’avvento dell’elettronica».              disciolta Sab, attiva dal 1947, e, per il know-how ereditato
                                                                  dalla precedente gestione, si è subito imposta nel settore delle
  Qual è il ricordo più bello che conserva di quegli anni?        costruzioni aeroportuali civili e militari, nelle opere infra-
  Ogni mio ricordo è legato a doppio filo alla famiglia e al la-  strutturali e nel campo delle costruzioni in genere. Nei ven-
voro. Per la famiglia ho lavorato senza tregua; ho anche gua-     t’anni successivi, ho conosciuto il mondo e mi sono tolto
dagnato ma mai avuto il tempo di spendere: il corrispettivo,      qualche soddisfazione in più. Ma la più grande è stata
per crescere, andava sempre reinvestito. Per mettere a frutto,    quando, nel 1989, Sabesa è diventata partecipata del Gruppo
quindi, i miei sacrifici, decisi in disaccordo con mio padre di   di famiglia “Eurotekna Holding spa”, per potenziarne il fattu-
                                                                  rato consolidato e, mediante la fusione delle notevoli espe-
                                                                  rienze nelle diverse società operanti nel campo delle opere
                                                                  pubbliche, dell’edilizia privata e dell’ingegneria, di fornire un
                                                                  servizio “chiavi in mano” a Pubbliche amministrazioni,
                                                                  aziende private e aziende a capitale pubblico.
                                                                    Quali sono le attività che caratterizzano la “Eurotekna hol-
                                                                  ding spa” e, tra queste, a quali, oggi, dedica più tempo?
                                                                    I settori di intervento del gruppo sono tanti. Si va dal Real
                                                                  Estate developer, con le società “Nuova Domitia srl” e “Mi-
                                                                  lano investimenti”, al General contractor global advisor, con
                                                                  la “CHS social housing” e appunto la “Sabesa spa”. Ci sono,
                                                                  inoltre, le attività Turistico-ricettive, con “Certosa gestioni srl”,
                                                                  “Lido srl”, “Certosa spa” e “Poggio della Marchesa co-hou-
                                                                  sing spa”, e il General contractor operante nel settore delle
                                                                  grandi infrastrutture “Copin spa”. Ma ci occupiamo anche di
                                                                  Sanità, ricerca e agricoltura biologica, con “Agricola S. Elmo
                                                                  srl” e “Iper srl”, e di energia alternativa con “Geotermic green
                                                                  heat”, e le onlus con “Fondazione Accademia internazionale
                                                                  della Vela” e “Fondazione Senatore Vincenzo Cosenza 1844”.
                                                                  Oltre che di Trading, partecipando alla “Hat spa” e sottoscri-
                                                                  vendo il “Fondo Absik”. Il fiore all’occhiello sarà “Waterfront
                                                                  flegreo spa”, amministrata da mio figlio Francesco (da noi in-
                                                                  tervistato nelle pagg. seguenti - nda), che, un domani, po-
                                                                  trebbe finalmente mettermi in condizione di dire a me stesso,
                                                                  alla mia famiglia e ai miei concittadini di aver creato i pre-
                                                                  supposti per trasformare Pozzuoli, immobile da quasi ven-
                                                                  t’anni, da quando cioè ha chiuso lo stabilimento industriale
                                                                  della Sofer, ex Armstrong, in un modello di sviluppo interna-
                                                                  zionale.
                                                                    È questo il suo sogno nel cassetto?
                                                                    Ne ho due, in verità. Il primo, che resterà tale, era quello di
                                                                  comprare il compendio Olivetti quando la Pirelli Real Estate
                                                                  spa non si era fatta ancora avanti. Il secondo, invece, è di fare
                                                                  in modo che l’area deindustrializzata che ci separa dal mare
                                                                  diventi la vera grande opportunità di sviluppo e riqualifica-
                                                                  zione per Pozzuoli, con benefici riflessi per l’intera Regione
                                                                  Campania.

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