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Business & Imprese
Maurizio Iannicelli rappresentante
dell’Associazione Pizzaiuoli napoletani insieme
al Sindaco di Napoli De Magistris
Tra i rappresentanti della tradizione pizzaiola napoletana in pezzo di pizza e un altro, si scopre che
prima linea c’è Sergio Miccù, presidente dell’associazione la pizza “margherita” prende il nome
“Pizzaiuoli napoletani”, con sede al Corso San Giovanni a della regina Margherita di Savoia che
Teduccio: “Ciò che facciamo da anni è far viaggiare la no- in una serata come tante, nel 1889 al
stra tradizione da un continente all’altro, tramandare l’arte palazzo Capodimonte di Napoli, si inna-
della manipolazione della pizza alle nuove generazioni, morò del suo profumo e sapore incon-
appena se ne presenta l’occasione – spiega -. È importante fondibile. Ad onor del vero va detto che ai
capire che il lavoro del pizzaiolo, quello vero, autentico, non tempi della regina Margherita, la pizza che
può essere improvvisato, è un’arte che va appresa lenta- oggi porta il suo nome già esisteva, ma lei era
mente. È per questo motivo che i nostri soci sono sparsi la sua fan più accanita, entusiasta del sapore e di quei
in tutto il mondo, proprio per insegnare agli altri popoli i colori patriottici che la rendevano bella, oltre che buona.
segreti del nostro successo”. “Per noi è un piacere ma anche un dovere girare in lungo
Tokyo, Las Vagas, New York, Milano, ovunque è possibile e largo per diffondere la vera arte della pizza napoletana”,
arrivano con i loro ingredienti “magici”, con mattarelli e commenta Maurizio Iannicelli, proprietario della pizzeria
grembiuli sporchi di farina. E così anche in Australia, tra un Napul’è ad Accerra, nonché uno degli associati più affezio-
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