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persone

pubblico-privato abbia generato primi timidi successi        Da quali settori può ripartire Napoli?
nella rigenerazione urbana e negli investimenti attiva-      Nonostante lo scenario complesso, Napoli presenta
ti. È il caso di Napoli Est. A ponente, invece, tra Napoli,  ancora grandi settori di eccellenza: dai sistemi ferro-
Bagnoli e l’intera area flegrea, dove gli strumenti era-     viari all’aerospazio, dalla meccanica all’automotive
no tutti pubblici e concentrati nelle mani del Comune        e all’agroalimentare, fino alla grande tradizione del
e della Regione, non è stata possibile alcuna soluzione      made in Naples nel sistema moda e lusso. Le impre-
di rigenerazione.                                            se però sono cambiate nei comportamenti e nel po-
                                                             sizionamento, e non si possono più catalogare per
Il Governo ha indicato come priorità per la nuova            il solo settore merceologico: dobbiamo osservarle
Bagnoli, oltre alla bonifica, un polo per la nautica         e guidarle come sistemi. Sono le filiere che rendono
da diporto, un parco urbano a tema o parco della             competitivo un sistema produttivo. Per attivare que-
scienza, e insediamenti residenziali, turistico-ri-          sti meccanismi di crescita occorre tuttavia assicurare
cettivi, commerciali e produttivi avanzati. Condi-           un contesto generale che sia favorevole allo sviluppo,
vide queste scelte?                                          che aiuti chi fa impresa e non lo ostacoli come invece
Sì. Tutto dovrà poi essere integrato in una infrastrut-      accade oggi. Importanti, in questo senso, sono la sbu-
turazione di base dell’area, materiale e immateriale. Il     rocratizzazione e la semplificazione legislativa: avere
commissario dovrà poi sciogliere i nodi fondamenta-          in Italia 130.000 leggi contro una media europea di
li su porto, acciaieria e colmata, elementi sui quali la     30.000 è insopportabile. È un quadro “bizantino” che
nostra classe dirigente finora non ha deciso. Sugge-         finisce con il favorire la diffusione della corruzione.
riamo inoltre di rilanciare Nisida, un’area meravigliosa
sulla quale è possibile intervenire anche con iniziative     Cosa possono fare, da parte loro, gli imprenditori?
di reinserimento sociale senza aumentare di un solo          La miopia individualistica deve lasciare spazio alle ag-
metro cubo, è bene precisarlo, la volumetria. Sciolti        gregazioni. Bisogna superare i dualismi artificiosi tra
questi dubbi, e migliorato il Prg senza cubature ag-         grandi e piccole imprese, anche perché i moderni clu-
giuntive ma con opportuni cambi di destinazione, le          ster possono ricevere grandi benefici dalla presenza
gare per Bagnoli non andranno più deserte come è             di aziende trainanti. Per questo abbiamo sollecitato
accaduto finora.                                             incentivi alle reti d’impresa: chi vi aderisce aumenta
                                                             in media il fatturato e gli investimenti. La crescita va di
                                                             pari passo con l’internazionalizzazione, e bisogna so-
                                                             stenere chi punta a nuovi mercati: per questo abbia-
                                                             mo attivato presso l’Unione industriali uno sportello
                                                             Sace per i servizi di supporto finanziari e assicurativi.
                                                             Per concludere, vorrei tornare al concetto della piani-
                                                             ficazione strategica, cui tengo molto.

                                                             Prego.
                                                             Per lo sviluppo della città dobbiamo sempre tener
                                                             presente quello che Napoli potrà essere tra una de-
                                                             cina d’anni, in maniera da coniugare così l’intervento
                                                             immediato con la vision prospettica, per non cadere
                                                             nel corto circuito delle emergenze continue che gene-
                                                             rano opere inutili e sprechi di risorse. Confrontiamoci
                                                             dunque con le opportunità offerte dalla città digitale
                                                             e modernizziamo la formazione, offrendo ai giovani la
                                                             possibilità di acquisire competenze spendibili sul mer-
                                                             cato. Solo così potremo trattenerli evitando di perde-
                                                             re il nostro futuro.

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