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...borghi della Calabria

Santa Severina                                 Belmonte
Sorge su una rupe al centro di una vasta       Situato a circa 400 chilometri nell’entroterra in
vallata che la fa apparire come una gran-      posizione panoramica su una collina che domina
de nave di pietra. È attraversata dal fiume    un vasto tratto di mar Tirreno, come un terrazzo
Neto che percorre il suo territorio per circa  naturale a 220 mt sul livello del mare, lungo la
10 Km. Da visitare il Castello di Santa Seve-  Strada Statale Tirrenica SS18, tra Amantea e Lon-
rina: opera militare tra le più complesse e    gobardi. Il caratteristico centro storico, racchiuso
meglio conservate, composta da un ma-          dalle mura di cinta, è ricco di storia, scorci e an-
stio quadrato, quattrocentesco, con quat-      goli suggestivi, arroccato su un’altura dove sorge
tro torri angolari cilindriche angioine. La    il castello. Secondo gli antichi storici, il nome di
grandiosa costruzione risale all’epoca di      Belmonte indica l’amenità del colle su cui fu edi-
Roberto il Guiscardo e fu eretta sul kastron   ficato il paese. Nello stemma del paese è rappre-
bizantino. Venne poi ampliata da Galeotto      sentata una torre sul mare, che rivela l’esigenza
Carafa (1527-1556). Al suo interno: labirinti  di difendersi dalle minacce provenienti dal mare
sotterranei e scuderie con resti di affreschi  e spiega perché Belmonte fu costruita su una al-
medievali mentre nei saloni della roccafor-    tura e interamente sulla roccia.
te si possono ammirare decorazioni a stuc-
co e dipinti barocchi di Francesco Giordano.
Oggi il castello è sede di un museo.

  Fiumefreddo Bruzio
  Paese di 3.174 abitanti situato nel Basso Tirreno Cosentino, in pro-
  vincia di Cosenza. Prende nome da Flumen frigidum, fiume di ac-
  qua potabile che sgorga dalla roccia a pochi km dal mare. L’appel-
  lativo Bruzio denota il territorio ed è stato aggiunto nel 1860 per
  distinguerlo da paesi omonimi. Parte dal livello del mare e sale pri-
  ma bruscamente, poi sempre più gradatamente, fino ad arrivare ai
  1541 m del Monte Cocuzzo, la cima più alta dell’Appenino Paolano.
  Il territorio è ricco di boschi di querce, castagni e mortella nel cui
  sottobosco crescono spontanee piante officinali e aromatiche. Tra i
  piatti tipici: la filiciata, squisito piatto a base di formaggio fresco su
  foglie di felce.

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