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sport
L’EUROPA DEL NAPOLI
Fra palpiti, delusioni e voglia di riscatto
di Antonio Di Luna
Ripercorriamo la cavalcata dell’ultimo anno nelle non tanto perché il Napoli ha mostrato di non essere
coppe europee del Calcio Napoli. In estate i tifo- inferiore alle più blasonate, quanto perché uscire con
si azzurri concedono un tributo di forte riconoscen- un bottino di 12 punti fa male. Lo scenario interna-
za a Walter Mazzarri, capace di riportare il Napoli alla zionale muta, con il Napoli in Europe League. Doppio
ribalta internazionale più prestigiosa, la Champions scontro contro i gallesi dello Swansea, prima in Gran
League. L’appeal in crescita della squadra azzurra ha Bretagna (0 a 0) e poi ritorno a Fuorigrotta, con un 3
prodotto la sua collocazione nell’urna delle squadre di a 1 azzurro a opera di Insigne, Higuain e Inler. Pepe
IV fascia, circostanza che ha determinato abbinamenti Reina sontuoso, decisivo e commovente. Lui, il vero le-
di grande impatto emotivo, con previsioni pessimisti- ader azzurro. Turno successivo: il Porto. Nonostante la
che in ordine al successivo cammino. Così il Napoli si voglia di De Laurentiis e Benitez di condurre la squa-
presenta al debutto, pronto a misurare la credibilità dra no alla nale, si avverte l’inquietudine di un sor-
internazionale contro il Borussia Dortmund. Il match teggio ricco di insidie, materializzatesi sul terreno di
- 2 a 1 in sfavore dei teutonici con reti di Higuain e gioco, tanto in terra lusitana (1 a 0), quanto sul terreno
Insigne e fatale autorete di Zuniga, peraltro autore di amico, con un inutile 2 a 2. Così è terminato il percorso
una prestazione sontuosa - comincia a far sognare il europeo dei Rafa boys, contrassegnato da una passio-
popolo azzurro. La II giornata vede la prima scon tta ne del popolo azzurro sempre forte e vibrante, con in-
contro l’Arsenal di Arsene Wenger. La III arride ai colori cassi straordinariamente elevati, cornici coreogra che
azzurri, con l’a ermazione contro l’Olimpique Marsi- da primato, istantanee indelebili per chi ha vissuto da
glia, con segnature di Callejon e Zapata. Bella partita, vicino (e non) momenti straordinariamente intensi,
per quanto contro l’avversario più modesto del grup- compresi i protagonisti sul terreno verde che hanno
po F. Poco più di un mese dopo è disputata a campi sempre onorato (e sudato) la maglia, tanto da lasciare
invertiti, ma il risultato non muta. Il Napoli s’impone (e lasciarsi) in bocca un sapore amaro….meno amaro.
per 3 a 2, con rete di Inler e doppietta di Higuain. Il Queste premesse fanno dire che il percorso intrapreso
match segna un momento di forte preoccupazione dal tecnico madrileno è quello giusto, che potrà por-
con il pareggio da parte dei transalpini che gela gli tare (con aggiustamenti e acquisizioni top che s’inten-
spalti, salvo poi riacquistare calore e speranze quando deranno realizzare) a competere sulla ribalta europea,
il centravanti argentino nalizza una splendida azio- alzando l’asticella degli obiettivi e dei risultati da rag-
ne corale, iniziata da Fernandez e portata avanti da giungere. Il dado è tratto, resta da crederci no in fon-
Mertens. Un legno dello scugnizzo Insigne sancisce do, con passione, “sin prisa, però sin pausa”.
il risultato nale, in un S. Paolo da brividi di gioia. La
penultima giornata è nel segno del pronostico, con la
scon tta maturata nel tempio dei vicecampioni d’Eu-
ropa del Borussia, grazie al 3 a 1 in itto agli azzurri,
in una gara che vede l’assenza di uomini importanti
come Zuniga, Hamsik e Mesto. Unico sigillo azzurro
è di Insigne. In ne, l’Arsenal. Con un bottino azzurro
forte di 9 punti conquistati e la necessità non solo di
battere i Gunners, ma di farlo con almeno 3 goal di
scarto. La cronaca racconta di un risultato raggiunto
non su ciente (2 a 0, con segnature di Pipita e Cal-
lejon). Verdetto nale dai contorni ingiusti, surreali,
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