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DAI VITIGNI DELL’IRPINIA E DEL BENEVENTANO A VARCATURO:
COSÌ L’AZIENDA “PASSARO” HA RINVIGORITO IL MERCATO
Il vino napoletano
che sfida
le multinazionali
INTERVISTA ALL’IMPRENDITRICE ANTONELLA PASSARO
I MARCHI DI ANTONELLA PPuò un’azienda vinicola giovane e indipen-
dente, con sede a Varcaturo e vitigni tra le col-
L’azienda vinicola line dell’Irpinia e del Beneventano, lanciare
di Antonella Passaro un guanto di sfida sulla qualità ai grandi pro-
fondata a Varcaturo nel 2005, duttori di vino campani? E può quest’azienda
propone i due marchi: diventare, nel giro di soli sette anni, un punto di riferi-
“Passaro” e “Villa Capece”, mento per una certa ristorazione selezionata e alcune tra
il primo destinato ad enoteche, le principali enoteche italiane? La risposta è tutta nella sto-
ristorazione e wine bar, ria di Antonella Passaro, imprenditrice trentaduenne di
il secondo alla grande Calvizzano che nel 2005 ha fondato l’Azienda vinicola
distribuzione. Con la linea Passaro e che oggi si è ritagliata uno spazio di eccellenza
di punta si producono Aglianico, in un mercato assediato da grandi multinazionali (austra-
Piedirosso, Falanghina e Fiano. liane, cinesi e californiane), da cantine piene e da ondate
cicliche di vini sottocosto e di bassa qualità. Una storia,
questa di Antonella, che inizia con una passione familiare:
«La mia infanzia è stata costellata da vendemmie e da vi-
nificazioni eseguite nella cantina di casa - un silos di ac-
ciaio da mille litri e una vendemmia da quaranta quintali
d’uva con torchio tradizionale - che per me allora costi-
tuivano solo un gioco». Poi la laurea in Scienze e tecno-
logie delle produzioni alimentari, l’ausilio di un enologo
esperto, e il supporto dell’allora fidanzato, oggi marito, Va-
lerio Angelotti, impegnato nel ramo assicurativo, hanno
trasformato la passione in professione.
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