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Donne Combattenti di Marisa Albanese

tra le onde che fa capolino verso un Vesuvio stilizzato Fontana Tata ore, via Scarlatti Atelta di Lydia Cottone
non è mai piaciuto agli abitanti e ai visitatori della Madonna, Piazza Arenella 75
strada. Non a caso la sua vasca rettangolare è stata di
frequente bersaglio di numerose incursioni goliardi-
che tra cui l’invasione qualche Natale fa di due capito-
ni o l’apparizione di un casco messo a protezione della
riproduzione del celebre "Sterminator". Inoltre, lo
scorso anno, fu al centro di una rovente polemica
poiché, non essendo provvista di una pompa di
riciclaggio, sprecava litri e litri di acqua pubblica e
potabile. Tappa successiva: piazza Quattro Giornate.
Nel giardino davanti allo stadio intitolato ad Arturo
Collana ci sono la scultura in acciaio COR-TEN a forma
di V di Renato Barisani e le due statue bronzee di atleti
di Lydia Cottone che durante i festeggiamenti
dell’ultimo scudetto del Napoli furono abbigliati con
le maglie della squadra vincitrice. Scendendo all’inte-
rno della stazione della metropolitana si possono
ammirare, dalle scale mobili di risalita, le "Donne com-
battenti" di Marisa Albanese, bellissime opere in
bronzo dipinto e acciaio. In ne, è opportuno dirigersi
verso quello che viene de nito il Rione Alto che, come
è noto, deve il suo nome al fatto di essere collocato
nella parte più alta della collina del Vomero. Appena
fuori la stazione omonima della Collinare, alla ne di
via Giulio Palermo, lì dove incrocia via Domenico
Fontana, c’è un piccolo piazzale con una fontana,
spesso priva d’acqua, impreziosita da un mosaico di
Achille Cevoli. Continuando questo strambo itinerario
si incontrerà, poco distante, in uno slargo di via
Sigmund Freud, una statua dedicata al celebre attore
comico partenopeo Antonio De Curtis, che da quando
fu inaugurata, nel 1999, continua a essere sporcata da
vandali con scritte e disegni di ogni tipo.