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medicina

noduli tiroidei si rivela un cancro. Il ricorso a tecnolo-   circa 10 anni. Il monitoraggio post-chirurgico si basa
gie diagnostiche sempre più evolute ha consentito,           sull’ecografia del collo e sul dosaggio della tireoglo-
con il passare degli anni, di riscontrare la presenza di     bulina sierica. Il carcinoma midollare è di gran lunga
noduli sempre più piccoli. L’esame principe per la ca-       meno frequente e origina dalle cellule C. Comprende
ratterizzazione della
natura di un nodulo è                                                                             forme sporadiche (70-
la biopsia con ago sot-                                                                           80% dei casi) e forme
tile, quasi completa-                                                                             familiari (10-20% dei
mente priva di effetti                                                                            casi). L’iperproduzione
collaterali. È effettua-                                                                          di calcitonina compor-
ta in ambulatorio,                                                                                ta l’insorgenza di sinto-
senza anestesia. In ge-                                                                           mi caratteristici e indi-
nerale sono sottopo-                                                                              cativi come la diarrea
sti al trattamento i no-                                                                          acquosa ed episodi di
duli con diametro                                                                                 flushing, caratterizzati
maggiore di 1 cm.                                                                                 da arrossamento cuta-
Quattro i principali                                                                              neo. L’esame più accu-
tipi di cancro tiroideo:                                                                          rato per la diagnosi è il
carcinoma papillifero,                                                                            dosaggio della calcito-
carcinoma follicolare,                                                                            nina sierica sia in con-
carcinoma midollare e                                                                             dizioni standard che
carcinoma anaplasti-                                                                              dopo appropriati test
co. I primi due costitu-                                                                          di stimolo. La terapia
iscono la maggioran-                                                                              del carcinoma midolla-
za dei fenomeni (85-90%) e vengono definiti carcinomi                                             re è essenzialmente
differenziati perché dalla trasformazione neoplastica        chirurgica. Infine, c’è il carcinoma anaplastico, forma
dei tireociti e sono caratterizzati da un comportamen-       estremamente rara, ma molto aggressiva. Ha un’evo-
to clinico-biologico simile. Sono scarsamente aggres-        luzione biologica molto rapida che porta a morte il
sivi e presentano un decorso lento e indolente, tanto        paziente in circa 6 mesi. Clinicamente si presenta
che spesso vengono diagnosticati a pazienti privi di         come una massa che insorge su gozzi di vecchia data
sintomi particolari. Mentre il carcinoma papillifero         e si sviluppa fino a infiltrare le diverse strutture anato-
tende a dare metastasi prevalentemente ai linfonodi          miche del collo determinando il decesso per soffoca-
del collo, il carcinoma follicolare è più aggressivo e       mento o per emorragia. I presidi terapeutici, purtrop-
tende a “saltare” le stazioni linfonodali vicine gene-       po, hanno esclusiva valenza palliativa. La nuova
rando lesioni secondarie a livello di polmoni e sistema      frontiera terapeutica è rappresentata dall’utilizzo del-
scheletrico. L’approccio terapeutico prevede l’aspor-        le terapie a bersaglio molecolare. Nelle patologie ti-
tazione chirurgica di tutta la ghiandola e di eventuali      roidee, invece, in presenza di una normale funzione
linfonodi cervicali interessati da metastasi. Il tratta-     tiroidea l’esistenza di uno o più noduli tiroidei indica
mento chirurgico è seguito dalla distruzione del tes-        la condizione del gozzo nodulare normofunzionante.
suto ghiandolare residuo e di eventuali lesioni secon-       L’elemento causale più importante è la carenza iodica
darie attraverso la terapia radiometabolica                  che innesca una serie di fenomeni di adattamento che
(somministrazione di iodio marcato radioattivamen-           sfociano in un sovraccarico funzionale della ghiando-
te). Infine, il paziente viene sottoposto a terapia con      la. Lo iodio è introdotto nell’organismo essenzialmen-
ormone tiroideo (T4) allo scopo di ridurre i livelli circo-  te attraverso l’alimentazione, mentre viene eliminato
lanti di TSH. Questa terapia garantisce nella quasi to-      attraverso l’urina. Nelle aree con carenza iodica grave
talità dei pazienti (ben l’85%) la guarigione completa,      (regioni montuose o zone pianeggianti lontane dal
con un tempo di sopravvivenza libera da recidive di          mare) le conseguenze possono essere notevoli in
                                                             quanto possono verificarsi alterazioni della crescita e

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