Page 60 - sett-ott14
P. 60

medicina

I DISTURBI DEL SONNO
NELL’INFANZIA

“Mamma! Papà! Non riesco a dormire!”

a cura della dott.ssa Marilisa Guardascione

Negli ultimi anni sono aumentati i fenomeni relativi           fini elastici, ma pur sempre confini, entro cui muoversi
ai disturbi del sonno nei bambini dalla primissima in-         in base all’età e non alla presunta maturità. L’idea del
fanzia fino all’adolescenza. Ci soffermeremo sull’im-          confine offre sicurezza e voglia di crescere per supe-
possibilità di addormentarsi e continuare a dormire            rarlo. Spesso l’adulto si abbassa al livello del bambino,
nel proprio letto. Una situazione che diventa tanto            a volte a causa della propria sofferenza per aver speri-
insostenibile da portare i genitori alla richiesta di una      mentato genitori troppo distanti e freddi. Questo non
consulenza psicologica. Spesso, per dormire, uno dei           offre al bambino un sostegno sicuro. Anche il senso
genitori è bandito dal letto matrimoniale. Una situa-          di colpa per la mancanza di tempo da passare con i
zione del genere deve essere letta attraverso un’anali-        figli porta i genitori a essere cedevoli e permissivi. I
si sistemica delle relazioni familiari, ma non è l’obietti-    ritmi della moderna società stremano sia gli adulti sia
vo di questo articolo. Non si tratta di genitori incuranti     i bambini, è difficile per questi ultimi separarsi dai pri-
e superficiali ma molto giovani. I bambini sono spesso         mi in maniera non traumatica. Si dovrebbe dedicare
primogeniti, intelligenti, autonomi, i primi della classe,     maggior tempo alla separazione, creare riti per stare
belli. Piccoli “Narciso” in crescita, figli di grandi “Edipo”  insieme. Attenzione al significato dello stare insieme:
alle prese con i propri fantasmi genitoriali. Sarebbe          andare a fare la spesa con i figli non significa questo. I
sbagliato immaginare che tali bambini siano osses-             bambini sentono l’ansia genitoriale di dover fare tante
sionati dalla prestazione a causa delle aspettative dei        cose e possono sentirsi di peso. Questo non gli per-
propri genitori. Tale eventualità non è strettamente           mette di vivere la propria età. Ogni manifestazione di
legata alla difficoltà di addormentamento. Più spesso,         disagio si esplica in modi diversi a seconda delle carat-
è la percezione di una figura genitoriale debole, an-          teristiche personali, familiari e sociali. Vi possono esse-
siosa, insicura che determina nel figlio l’impossibilità       re in gioco angosce profonde di morte, attaccamento
di interiorizzare una sicurezza di sé tale da permettere       insicuro, difficoltà di socializzazione e impulsi aggres-
l’abbandono nel sonno, quando perdiamo completa-               sivi non riconosciuti. Il ricorso alla psicoterapia può
mente il controllo sulla realtà. Come può un bambino           aiutare a superare un’impasse evolutiva e permettere
essere certo che non gli accadrà nulla? Occorre aver           a tutti i membri della famiglia di poter evolvere verso
sviluppato dentro di sé un senso di fiducia e coesione         un nuovo e più stabile equilibrio. Senza paura.
tale da sentirsi sereno e al sicuro. Spesso i bambini che
appaiono più svegli, maturi e autonomi sono interna-
mente insicuri e pieni di rabbia. Alla base c’è la difficol-
tà si separarsi internamente dai genitori e accettare il
“dramma” della crescita. Non si tratta di “essere viziati”,
questi bambini sono beneducati e spesso si preoccu-
pano dei problemi economici che potrebbero avere i
genitori. Sono adultizzati, troppo vicini alle questioni
genitoriali e troppo immaturi per poterne reggere il
carico. La tensione esce fuori di notte sotto forma di
“paure” non meglio specificate. Lo sforzo da compiere
per i genitori è essere gli adulti, quelli che danno con-

60
   55   56   57   58   59   60   61   62   63   64   65