Page 66 - sett-ott14

moda
Patricia Manfield
Da Napoli a Milano con stile
di Laura Caricchio
Ventidue anni di grazia ed eleganza, Patricia Man-
field è una fashion blogger di professione e non
solo. Napoletana d’adozione. Da diversi anni cura il
lifestyle blog “The Atelier”, un cocktail di moda, foto-
grafia ed esperienze. Giovane di talento e ambiziosa,
studia fashion business alla Marangoni per realizzare
le sue passioni. Sa perfettamente cosa vuole dalla vita.
Patricia Manfield, un nome che parla da sé. Di
dove sei originaria?
Ho una famiglia multietnica: i miei genitori sono rus-
si, mio nonno è americano, un mio bisnonno è arabo
ecco perché non sono la tipica russa bionda e occhi
azzurri; inoltre una parte della mia famiglia è tedesca.
Insomma di italiano non ho niente! Il lavoro dei miei
genitori, entrambi musicisti, ha fatto sì che mi trovas-
si a cambiare costantemente città. A nove anni circa,
quando mia madre prese la decisione di stabilirsi de-
finitivamente in un luogo, mi sono trasferita a Napoli.
Se potessi tornare indietro, le consiglieresti un’al-
tra città dove crescerti?
Sono sicura di una cosa: voglio che i miei figli crescano
a Napoli. Sono molto legata a questa terra. Anche se
non sono nata qui, è di fatto la mia città! Provengo da
una famiglia di persone dell’est, di indole abbastan-
za fredda, a Napoli, invece, ho scoperto il calore. Ero
66
una bambina in terra straniera, non parlavo la lingua,
eppure nessuno mi ha mai fatta sentire a disagio. Se
anche potessi tornare indietro, lascerei che mia madre
scegliesse ancora Napoli.
Perché trasferirti a Milano?
Mi sono iscritta a Giurisprudenza ma non era la mia
strada. Sono partita per Londra, dove ho frequentato
dei corsi brevi di fotografia, design e marketing per la
moda. Poi, ho deciso di tornare in Italia, perché ci cre-
do! Io e il mio ragazzo avevamo già preso in conside-
razione l’idea di vivere insieme, poi ho iniziato il per-
corso di studi alla Marangoni di Milano. Una cosa tira
l’altra e ci siamo ritrovati a vivere lì. Se Napoli m’avesse
dato la possibilità di coltivare le mie passioni non me
ne sarei mai andata.
Se avessi una valigia immaginaria dove poter met-
tere una cosa di Napoli, cosa porteresti?
Il mare! Milano è piatta. Ho il costante desiderio di sa-
lire in cima a un edificio per vedere qualcosa e invece
niente. Il panorama di Napoli resta il più bello di tutti!
Il tuo alias era “Coop”. Da che deriva?
Alle scuole medie io e la mia migliore amica guarda-
vamo The O.C. Hanno iniziato a chiamarci Summer e
Coop (le due protagoniste) – persino i professori – e
da allora è rimasto. Ancora oggi i miei amici mi chia-
mano “Coop”, un nome sinonimo di familiarità.