Page 78 - magazine ottobre 2016
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ITINERARI/LUOGHI & SAPORI
Catalanesca, vitigno secolare
ecco il nettare del Vesuvio
Dalle pendici del Monte Somma alle tavole di tutto il mondo, il vino
imbottigliato dalle Cantine Olivella ha ottenuto la certificazione IGP
nel 2011 grazie al contributo dell’azienda vinicola di Sant’Anastasia
> di Giulia Savignano l’originaria montagna dalla quale, dopo l’eruzio-
ne del 79 d.C., si stacca un secondo cono vul-
Si chiama Katà, ma dietro questo nome canico, il Vesuvio, che va ad affiancare il vero
conciso si nasconde una storia che inizia cratere originario: il Monte Somma. Ed è proprio
2000 anni fa e che rappresenta una del- quest’ultimo la sede privilegiata delle produzio-
le più interessanti pagine della storia vitivinicola ni vitivinicole, con il suo terreno esposto a nord
italiana, recuperata ai giorni nostri grazie all’im- molto più antico e più ricco di sali minerali e so-
pegno di un’azienda vinicola di Sant’Anastasia. stanze organiche, rispetto a quello del Vesuvio.
Katà, appunto, è il nome del vino Catalanesca Bisogna fare un altro salto di alcuni secoli per
imbottigliato dalle Cantine Olivella. continuare a percorrere le tappe della storia del
Ma questo è solo l’ultimo passaggio, in ordine di Catalanesca. Siamo nel XV secolo e Alfonso V
tempo, di un affascinante racconto che Domeni- d’Aragona, divenuto re di Napoli, si innamora di
co Ceriello, uno dei tre soci dell’azienda insieme una giovane donna del vesuviano, Lucrezia d’A-
ad Andrea Cozzolino e Ciro Giordano, racconta lagno, alla quale donerà proprio una barbatella
con dovizia di particolari e con entusiasmo.
Tutto nasce sulle pendici del Somma Vesuvio,
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