Page 80 - magazine ottobre 2016
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ITINERARI… LUOGHI & SAPORI Food &
STYLE
> di Ludovico Lieto
La Stanza del Gusto di Mario Avallone
Mario Avallone Atmosfera creativa e vintage, lava- condo Avallone «Il cuoco - come lui
gne alle pareti, sedie colorate e tutte preferisce definirsi - è un intermedia-
LA STANZA DEL GUSTO diverse tra di loro. Sono solo alcuni rio che attinge dalla natura (il mer-
Via Costantinopoli 100, 80135 Napoli - Tel. 081 401578 degli elementi che rendono unico e cato) e la trasforma in un sapore da
originale il ristorante “La Stanza del gustare. La filiera gastronomica ini-
Gusto”, situato nel cuore del centro zia quando s’incontra un ingredien-
storico di Napoli, in via Costantino- te, al mercato, nelle reti di un pe-
poli, in prossimità di piazza Bellini. scatore, in campagna, dagli artigiani
Patron e Chef del locale è Mario giusti e si conclude con la creazione
Avallone, una persona carismatica e dei piatti».
creativa che ha saputo negli anni ri- Una caratteristica del menù de “La
tagliarsi uno spazio importante nella Stanza del Gusto” è quella di nume-
gastronomia napoletana e non solo. rare le proposte culinarie. Accan-
La cucina de “La Stanza del Gusto” to al nome, infatti, i piatti hanno un
infatti è molto apprezzata anche da numero che rimanda all’anno in cui
una clientela internazionale che af- sono stati pensati e creati. Avallone
folla le sale ad ogni ora del giorno. ha un vero e proprio memorandum,
Il concept di Mario Avallone è quel- che lui definisce “essenziale”, per
lo di una cucina pensata, ragionata, ricordare tutte le sue creazioni che
autarchica, fatta di prodotti nazionali di volta in volta vengono ripropo-
e non importati, di alta qualità. Se- ste e aggiunte al menù del giorno.
Curiosità in cucina
Nella cucina di Mario Avallone non può mancare l’olio, l’ingrediente che dà forza ad ogni suo
piatto. In questo periodo predilige quello di Novi Velia anche se è alla continua ricerca di nuovi
sapori. Tra i piatti più cari allo Chef c’è “O Roje” (il Due), ossia bucatini al pomodoro, senza
olio (in questo caso). Creato nel 2000, per Avallone rappresenta una sfida, si tratta, infatti,
di un piatto tradizionale della cucina napoletana, che tutti conoscono o che hanno preparato
almeno una volta nella vita. Riuscire a stupire e a soddisfare il palato con la semplicità di
ogni giorno è un compito ancora più difficile ma lui ci riesce grazie a piccoli accorgimenti. Il
segreto di questo piatto - ci rivela Avallone - è nel sugo, pomodori prunilli “la Motticella” e
nell’aggiunta di Gran Sardo, grana di pecora stagionata 36 mesi.
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