Page 79 - magazine ottobre 2016
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Ciro Giordano, tra i soci di Cantine Olivella, e l’enologo Fortunato Sebastiano

                          Il vino è la parte intellettuale di un pranzo,
                 la carne e i legumi non sono che la parte materiale

                                                                                   Alexandre Dumas

di Catalanesca. Gli aragonesi impiantano così            vinificazione di “Katà”, il cui nome non si riconduce
questa particolare coltivazione, a bacca bian-           solo alla vite che lo genera ma è un richiamo al
ca con acino grande, dura di pelle e zuccherina          vocabolo che in giapponese significa “modello” e
nella polpa – qualità che le permettono di essere        in greco “sotto”. Katà è a tutti gli effetti un “modello
conservata fino a Natale –, che attecchisce molto        di virtù sotto il Monte Somma”.
bene sui terreni del Monte Somma e che riesce a          Ma solo nel 2011 la caparbietà di Cantine Oli-
sopravvivere persino alla terribile epidemia di fillos-  vella è stata premiata con l’approvazione di un
sera, un insetto che nel 1700 distrusse la maggior       disciplinare di produzione che certifica che la
parte dei vitigni europei.                               Catalanesca può essere vinificata e imbottiglia-
Un altro balzo temporale ci porta invece negli           ta come IGP Catalanesca del monte Somma.
anni’90 del XX secolo, quando il prof. Luigi Moio,       Un vino campano di cui viene fatta richiesta da
illustre enologo, viene incaricato di condurre uno       tutte le parti del mondo, tanto da suscitare l’at-
studio sulla Catalanesca. Insieme a Michele Man-         tenzione dei cugini spagnoli che hanno palesato,
zo riesce a dimostrare che quest’uva ha tutte le         in più di un’occasione, l’interesse verso la Cata-
attitudini per essere vinificata per uso commer-         lanesca, quantomeno perché in questa coltiva-
ciale. Nessun imprenditore però accolse questo           zione è racchiusa anche parte della loro storia.
risultato.                                               Per il momento, il Catalanesca resta un’eccellen-
A questo punto, fondamentale è stata l’azione dei        za tutta campana. Ma chissà che in futuro non si
tre soci di Cantine Olivella che nel 2006 hanno tra-     scopra l’esistenza di altri terreni adatti alla coltiva-
ghettato la Catalanesca dalla categoria di uva da        zione dell’uva omonima, irresistibile per la sua sto-
tavola a quella di uva da vino, realizzando la prima     ria e per il suo sapore.

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