Page 72 - sett-ott14
P. 72

it i n e r a r i

una giornata a PROCIDA

 Nel ricordo di Massimo

    di Claudia Prezioso

Nel ventesimo anniversario della morte dell’indi-         A Massimo
     menticato attore Massimo Troisi siamo ritornati a    Un breve ricordo di Massimo Troisi è stato
Procida, nei luoghi dove fu girato il suo ultimo capo-    tracciato dal premio Oscar Roberto Benigni.
lavoro cinematografico: “Il Postino”. La piccola isola
campana, soli 4 chilometri quadrati di superficie, ma     Non so cosa teneva “dint’a capa”,
la più densamente abitata d’Europa (11.000 abitanti),     intelligente, generoso, scaltro,
è stata set cinematografico del film che ha ricevuto,     per lui non vale il detto che è del Papa,
nel 1996, cinque nomination all’Oscar (Miglior film,      morto un Troisi non se ne fa un altro.
Miglior regia, Migliore attore protagonista, Miglio-      Morto Troisi muore la segreta
re sceneggiatura, Miglior colonna sonora), poi vinto      arte di quella dolce tarantella,
come Migliore tema musicale drammatico (musicista         ciò che Moravia disse del Poeta
Luis Bacalov). Massimo Troisi aveva letto il romanzo di   io lo ridico per un Pulcinella.
Antonio Skàrmeta “Il Postino di Neruda“ e immedia-        La gioia di bagnarsi in quel diluvio
tamente aveva deciso di farne una pellicola tanto ne      di “jamm, o’ saccio, ‘naggia, oilloc, azz!”
era rimasto affascinato. E così, a testimonianza del-     era come parlare col Vesuvio,
la totale dedizione nel suo lavoro di attore, regista e   era come ascoltare del buon Jazz.
sceneggiatore, nonostante fosse molto provato dal-        “Non si capisce”, urlavano sicuri,
la malattia, stanco e magrissimo è riuscito a portare     “questo Troisi se ne resti al Sud!”
a termine le riprese tra la Marina della Corricella e la  Adesso lo capiscono i canguri,
Spiaggia di Pozzo Vecchio. In tutta la piccola isola si   gli Indiani e i miliardari di Holliwood!
                                                          Con lui ho capito tutta la bellezza
72                                                        di Napoli, la gente, il suo destino,
                                                          e non m’ha mai parlato della pizza,
                                                          e non m’ha mai suonato il mandolino.
                                                          O Massimino io ti tengo in serbo
                                                          fra ciò che il mondo dona di più caro,
                                                          ha fatto più miracoli il tuo verbo
                                                          di quello dell’amato San Gennaro.
   67   68   69   70   71   72   73   74   75   76   77