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Area cantieri del Porto di Napoli piattaforme logistiche”. A concludere per le catego-
rie sindacali è Antonio Aiello, responsabile gestione
simile per evitare un conflitto tra le due autorità – so- straordinaria della Uil Campania-settore dei trasporti:
stiene Lina Lucci della Cisl –. La svolta è che ognu- “Attraverso una razionale semplificazione si metteno
no lavori in base alle proprie specificità. Il presidente a fattor comune le potenzialità dei porti a discapito
De Luca fa bene a chiedere del tempo prima dell’ac- della concorrenza che finora ha impedito la crescita
corpamento. Di fronte a regole certe e ad una chiara dei nostri sistemi logistici nonostante una favorevole
organizzazione credo che ci possa essere crescita posizione geografica. Le Autorità Portuali di Napoli e
economica”. Per Natale Colombo, segretario gene- Salerno non hanno mai comunicato, anzi, sono sem-
rale Filt Cgil Campania, “la riforma è condivisibile e pre state molto attente alla propria crescita, l’una a
l’aspettavamo da tempo. Bisognerà rafforzare le in- discapito dell’altra”.
frastrutture e i collegamenti con gli altri trasporti per
creare un sistema integrato tra porto, retro porto e
SALERNO: PUNTARE SU RETI E INFRASTRUTTURE
La riforma delle autorità portuali voluta dal Governo avrà ripercussioni anche in Campania e ad essere
accorpate saranno le autorità di Napoli e Salerno. Per il porto della città partenopea potrebbe trattarsi
di un rilancio visto che viene da un lungo periodo di commissariamento, mentre per Salerno non
mancano le incertezze relative alla tempistica che porterà all’unione delle Autorità. Sono diversi gli
operatori del settore che testimoniano la corretta gestione del porto di Salerno negli ultimi anni e per
questo Vincenzo De Luca, governatore della Campania, ha chiesto una moratoria per accompagnare
il processo di unificazione. “Se i porti funzionano bene – afferma Andrea Annunziata, presidente
dell’Autorità Portuale di Salerno – possono essere utili allo sviluppo economico. C’è necessità di Andrea Annunziata
trasporti veloci, sicuri e che rispettino l’ambiente. Bisogna che i porti facciano rete e che siano assi-
stiti da un sistema adeguato di logistica, trasporti ed infrastrutture”. Sulla riforma ad esprimersi sono anche gli operatori marittimi
salernitani. “La Campania ed i suoi due principali scali – afferma Ermanno Giamberini, amministra-
tore delegato Con-tra spa, – godono di un’ottima posizione nel Mediterraneo ed è evidente che in
un’area con simili importanti vocazioni il sistema delle infrastrutture giochi un ruoli fondamentale
per incrementare i flussi di merci e di persone. Il decreto di riorganizzazione del sistema portuale
italiano sembra voler andare verso una direzione di maggiore efficienza operativa ed economicità
gestionale. In tale ottica ritengo che per Napoli e Salerno si stia presentando un’occasione unica a
patto, però, di saper fare rete. La regione ha bisogno di poter contare su entrambi gli scali perché
Ermanno Giamberini nessuno dei due è in grado, da solo, di supportare la domanda del territorio”. M.A.
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