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TESTI & TEATRO
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LA CANTATA DEI PASTORI
IL SIPARIO SI APRE SULLA CITTÀ

Peppe Barra racconta la storia e le rielaborazioni di una pièce teatrale sempre attuale

 di Claudia Prezioso                                           ta procedendo a tagli e arricchendola con un nuovo
                                                               personaggio: Sarchiapone che insieme a Razzullo
La Cantata dei Pastori è un‘opera teatrale che                 diventarono i beniamini del pubblico che addirittura,
        resiste ai secoli. La sua prima edizione risale al     per assistere alla sua rappresentazione, disertava la
        1698 quando l‘abate Andrea Perrucci scrisse,           messa di mezzanotte. Il testo sacro assunse però
 su richiesta dei Padri Gesuiti, l‘opera con il nome „Il       toni sempre più comici e scurrili e quindi per un perio-
 Vero Lume tra l’Ombre“, ovvero „la Spelonca Arricchi-         do fu censurato».
 ta per la Nascita del Verbo Umanato“.                         Natale, soprattutto a Napoli, è il presepe e le sue tra-
 L‘opera fu commissionata per distogliere il popolo na-        dizioni e quindi anche La Cantata dei pastori, che è la
 poletano dagli spettacoli blasfemi che in quel periodo        rappresentazione del presepe in movimento. Il socio-
 erano diffusi a Napoli. Da allora il testo è stato più        logo Antonio Orfelli, ricercatore della tradizione napo-
 volte riscritto e arricchito di nuovi personaggi e, infatti,  letana, ha spiegato: «Dagli anni ’70 in poi il presepe
 non è possibile dire quante diverse versioni e rifaci-        ha assunto nuovo vigore. San Gregorio Armeno con
 menti abbia avuto. Tra le tante, però, ne spicca una:         le sue botteghe artigiane è la dimostrazione di questa
 quella realizzata dal maestro Roberto De Simone con           continua attenzione al presepe e ai suoi personaggi.
 la Nuova Compagnia di Canto Popolare mediante un              Sono tante e diverse le letture che possono darsi del
 certosino lavoro di recupero.                                 presepe – ha proseguito il sociologo - in base alla sua
 «Le prime modifiche alla Cantata furono fatte dallo           realizzazione. La più emblematica è il presepe a spi-
 stesso popolo napoletano che - ha spiegato il mae-            rale, quello che a volte ritroviamo sotto le campane di
 stro Peppe Barra - annoiato dal linguaggio e dalla sua
 lungaggine (durava cinque ore) fece propria la Canta-

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