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TESTI & TEATRO
©Alessandro Vitiello
LA CANTATA DEI PASTORI
IL SIPARIO SI APRE SULLA CITTÀ
Peppe Barra racconta la storia e le rielaborazioni di una pièce teatrale sempre attuale
di Claudia Prezioso ta procedendo a tagli e arricchendola con un nuovo
personaggio: Sarchiapone che insieme a Razzullo
La Cantata dei Pastori è un‘opera teatrale che diventarono i beniamini del pubblico che addirittura,
resiste ai secoli. La sua prima edizione risale al per assistere alla sua rappresentazione, disertava la
1698 quando l‘abate Andrea Perrucci scrisse, messa di mezzanotte. Il testo sacro assunse però
su richiesta dei Padri Gesuiti, l‘opera con il nome „Il toni sempre più comici e scurrili e quindi per un perio-
Vero Lume tra l’Ombre“, ovvero „la Spelonca Arricchi- do fu censurato».
ta per la Nascita del Verbo Umanato“. Natale, soprattutto a Napoli, è il presepe e le sue tra-
L‘opera fu commissionata per distogliere il popolo na- dizioni e quindi anche La Cantata dei pastori, che è la
poletano dagli spettacoli blasfemi che in quel periodo rappresentazione del presepe in movimento. Il socio-
erano diffusi a Napoli. Da allora il testo è stato più logo Antonio Orfelli, ricercatore della tradizione napo-
volte riscritto e arricchito di nuovi personaggi e, infatti, letana, ha spiegato: «Dagli anni ’70 in poi il presepe
non è possibile dire quante diverse versioni e rifaci- ha assunto nuovo vigore. San Gregorio Armeno con
menti abbia avuto. Tra le tante, però, ne spicca una: le sue botteghe artigiane è la dimostrazione di questa
quella realizzata dal maestro Roberto De Simone con continua attenzione al presepe e ai suoi personaggi.
la Nuova Compagnia di Canto Popolare mediante un Sono tante e diverse le letture che possono darsi del
certosino lavoro di recupero. presepe ha proseguito il sociologo - in base alla sua
«Le prime modifiche alla Cantata furono fatte dallo realizzazione. La più emblematica è il presepe a spi-
stesso popolo napoletano che - ha spiegato il mae- rale, quello che a volte ritroviamo sotto le campane di
stro Peppe Barra - annoiato dal linguaggio e dalla sua
lungaggine (durava cinque ore) fece propria la Canta-
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