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Attualità & Cultura
Il progetto della metropolitana è uno dei del mare, dei sedimenti terrosi e di una falda acquifera
“laboratori” più vivi di Napoli. Non mancano presente nella zona. Inoltre una parte delle antiche, e
problemi come i ritardi nella costruzione, bellissime, mura aragonesi (che la Corona spagnola fece
la rumorosità o la lunghezza dei tempi di costruire tra il 1484 e il 1501), scoperte duranti gli scavi,
attesa, ma è comunque una delle opere sono state inglobate in modo che possano essere ammi-
architettoniche italiane più importanti rate dai viaggiatori-spettatori. Molto interessante risulta
della seconda metà del XX secolo per le poi l’intuizione di utilizzare alcuni ampi fori esagonali che
sue bellezze architettoniche oltre che per dall’esterno portano la luce naturale direttamente all’in-
l’impatto sociale. terno, dove le opere di Achille Cevoli (“Men at work”)
e di William Kentridge (“Ferrovia Centrale per la città di
Napoli, 1906” e “Bonifica dei Quartieri Bassi di Napoli in
relazione alla Ferrovia Metropolitana, 1884”) richiamano
le atmosfere del lavoro e dell’ingegno umano.
L’apertura di questa stazione, la seconda nella tratta at-
tualmente in costruzione, lascia forse sperare che per la
prossima primavera (maggio o giugno 2013), con l’aper-
tura della fermata Garibaldi, si riuscirà a mettere in pen-
sione la scomoda navetta che attualmente collega Dante
e Università. Ma i prossimi mesi saranno cruciali anche
per conoscere il futuro di questo collegamento cittadino:
Cipe, Governo e Regione decideranno infatti se sblocca-
re o meno i fondi per finanziare questa linea che, entro il
dodici
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