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anche per questo: non si lascia “spezzare le reni” dagli at- Nike di Samotracia. Molti club hanno problemi di liquidità
taccanti e, quando può, sa far male in area avversaria. Con legati all’insolvenza degli sponsor e a incassi grami al botte-
l’Udinese gli è andata male: tre gol sul groppone e un palo ghino. Come se non bastasse l’Uefa ha minacciato di esclu-
colpito contro i friulani ne hanno scandito l’eliminazione dal- dere dalle competizioni internazionali le società, tra le quali
l’Europa League. Questa volta non c’entra Di Natale, lo anche il Paok, che non riusciranno a sistemare i bilanci entro
sgarro gliel’ha fatto un amico, Floro Flores, a segno proprio il prossimo 30 giugno. E non fare le Coppe, fonte vitale di
nel match in Macedonia. Pure lui napoletano e con addosso guadagno, equivale a scavarsi la fossa da soli. Nostalgia del-
la maglia bianconera, ma sulla sponda fortunata. «Subito l’Italia? «Ho tanti bei ricordi ma anche qui mi sono tolto
dopo il sorteggio ci scambiammo qualche messaggio. Soliti grandi soddisfazioni. Ho fatto la Champions, segnando anche
sfottò, nulla più». Scherzi del destino in un momento dram- un gol in rovesciata contro l’Anderlecht e sfiorando una sto-
matico per il Paese. «La situazione economica è durissima, rica qualificazione, e giocato in Europa League». A proposito
quella sociale delicata. A Salonicco c’è meno tensione ri- di Champions, ha seguito le partite del Napoli? «Certo, fac-
spetto a quanto accaduto nella capitale, ma la paura della cio il tifo per gli azzurri che, dopo anni di sacrifici, stanno ot-
gente è grande. Va detto, però, che una minoranza più vio- tenendo grandi risultati. Là davanti sono fortissimi. Cavani,
lenta non inficia la compostezza e la dignità delle proteste di Hamsik e Lavezzi fanno la differenza, sono tecnicamente do-
tantissime persone che, nonostante ansie e preoccupazioni, tati e veloci. Tutta la squadra è cresciuta tantissimo in questi
manifestano il dissenso in maniera civile. Vedere le immagini anni e il lavoro di Mazzarri è stato importante». Cirillo ne sa
della città che brucia è stato da brividi». Ancora di più per qualcosa, i partenopei li ha affrontati quando vestiva la ma-
sua moglie Elena, greca e di origini ateniesi. «Ho intenzione glia della Reggina. «Rapido e a tratti immarcabile, il Pocho è
di restare a vivere qui perché mi trovo bene e ho messo su fa- un brutto cliente per chiunque. L’ho incrociato nella gara
miglia. Adesso abbiamo anche una bimba piccola». Sul fu- Reggina-Napoli, giocata in A qualche anno fa. Segnò il
turo, però, gravano come un macigno le difficoltà Pampa Sosa e pareggiammo quasi allo scadere con Brienza.
economiche che hanno travolto anche il calcio. La gloria el- Il diggì Marino mi fece i complimenti per come avevo con-
lenica per la vittoria all’Europeo svenduta all’asta assieme alla trollato Lavezzi». Ma quelli erano altri tempi.
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